PROVA PRESELETTIVA , CONCORSO D.S.

Concorso Dirigenti Scolastici, tutto pronto per la preselettiva: test tra fine Marzo ed inizio Aprile 2024.

L’iter per l’avvio della selezione ruolo dirigente scolastico è ufficialmente iniziato con la consegna dei test preselettivi da parte del Cineca. Quest’ultima ha annunciato che le prove si terranno tra la fine di marzo e l’inizio di aprile. Questi, in breve, gli ultimi sviluppi.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha confermato che i test preselettivi, forniti dal Cineca, sono stati concepiti per gestire l’elevato numero di candidature, che ha superato di quattro volte il numero di posizioni disponibili.

Con 24.944 candidati in competizione per 587 posti disponibili, la prova preselettiva si rivela un passaggio indispensabile nel processo di selezione che a breve sarà avviato.

La prova sarà svolta tramite computer e durerà 75 minuti, includendo cinquanta domande a scelta multipla basate sugli ambiti disciplinari definiti dall’articolo 7, comma 2, del DM 13 ottobre 2022, n. 194.

Importante sottolineare che i candidati con un grado di invalidità pari o superiore all’80%, saranno esentati dalla prova preselettiva, garantendo così un’equa considerazione per tutti i partecipanti.

Durante A. M. Cristina




LIMITAZIONI DEI CELLULARI, LE LINEE GUIDA MIM

È in arrivo una stretta sull’uso di cellulari e tablet nella scuola primaria e secondaria di I grado. Lo annuncia lo stesso Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in un’intervista, in merito alla prossime “Linee Guida per la scuola”. Nelle nuove Linee guida sulla educazione alla cittadinanza di prossima pubblicazione, in coerenza con quanto sta emergendo da diversi studi anche internazionali, è sconsigliato l’utilizzo anche a fini didattici dello smartphone dalle scuole d’infanzia alle scuole secondarie di primo grado. Per le scuole primarie è raccomandato invece l’utilizzo del tablet esclusivamente per finalità didattiche e inclusive.

La stretta su cellulari e tablet è scaturita dalla constatazione che spesso il loro uso può aumentare il livello di distrazione che incide in modo negativo sul rendimento scolastico. Inoltre, può costituire fonte di tensione tra docenti e studenti, che può sfociare in atti di aggressione nei confronti del personale scolastico, così come la cronaca degli ultimi tempi ci racconta.

Del resto, già dal 2022 era arrivata una proposta sull’uso limitato del telefono cellulare in classe. L’Italia sta seguendo, con le linee guida del ministro MIM, la scia di altri Paesi: nel 2018, la Francia ha vietato i telefoni cellulari alle elementari e alle medie, seguita da Svezia, Finlandia e Olanda. Anche il Governo britannico, nei giorni scorsi, ha introdotto il divieto di usare i cellulari nelle scuole inglesi, come misura contro il bullismo e la distrazione, prevedendo anche delle pene severe per i trasgressori.

Durante A. M. Cristina




Decreto Milleproroghe, si attende solo pubblicazione in GU

E’ stato approvato in Senato il Decreto Milleproroghe avviando di fatto l’iter di conversione in legge dello Stato, dopo il parere favorevole ottenuto alla Camera. Di seguito vengono illustrate in sintesi le principali novità introdotte dal decreto per il settore della scuola, tra queste: la riapertura delle GPS, l’aggiornamento delle graduatorie ATA di terza fascia, la deroga al dimensionamento scolastico, e gli esoneri per i vicari dei Dirigenti Scolastici.

Il decreto estende la validità delle GPS, introducendo modifiche significative per gli anni scolastici 2024-25 e 2025-26, tra cui l’eliminazione del requisito dei 24 CFU per l’accesso alla seconda fascia. Poi il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha deciso di “allineare” la durata delle GaE e delle GPS, stabilendo un biennio di validità per i nuovi elenchi (2024/25 e 2025/26).

Una deroga temporanea permetterà alle Regioni di aumentare l’autonomia scolastica per l’anno scolastico 2024-2025, facilitando così l’attuazione delle riforme previste dal PNRR.

Le graduatorie ATA di III fascia avranno un aggiornamento nel 2024.

Il decreto introduce la possibilità per le istituzioni scolastiche interessate dagli accorpamenti di richiedere esoneri o semiesoneri dall’insegnamento, ampliando il supporto per i vicari dei dirigenti scolastici.

Durante A. M. Cristina




Assegno di inclusione

I controlli preventivi (grazie all’integrazione di nuovi sistemi informativi) effettuati anche con la piattaforma del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, gestita in collaborazione con l’Inps, sulla totalità delle domande hanno evidenziato che: 24.115 domande necessitano di un supplemento di istruttoria per l’accertamento di disabilità o nucleo familiare non conforme; 77.331 domande necessitano di approfondimenti per dichiarazione sostitutiva unica (DSU) difforme; 801 domande sono sospese per ulteriori controlli sulla residenza anagrafica.

Per queste domande sospese, l’Inps informerà gli interessati della sospensione nonché dell’esito delle ulteriori verifiche effettuate entro la prossima settimana; Per ulteriori 22.762 domande l’Inps è in attesa della verifica della certificazione da parte degli enti preposti.

Le domande respinte sono in totale 182.350 e tra le principali cause di reiezione risultano: DSU sopra soglia, superamento delle soglie di reddito, omessa dichiarazione lavorativa.

Si ricorda infine, che già il prossimo 27 febbraio l’Inps procederà al pagamento della mensilità di febbraio per tutti i 480mila nuclei, in costanza dei requisiti, che hanno ricevuto la mensilità di gennaio.

Maria Pia Iurlaro




Sicurezza sul lavoro, nuovi interventi

Questo è il momento del cordoglio per i lavoratori che hanno perso la vita, della vicinanza alle loro famiglie e dell’accertamento dei fatti da parte dell’autorità giudiziaria, alla quale si sta fornendo ogni supporto necessario attraverso il personale dell’Ispettorato nazionale del lavoro e i Carabinieri del Comando per la Tutela del lavoro”.

Che annuncia nei prossimi giorni, in Consiglio dei Ministri, un nuovo pacchetto di norme per il contrasto al lavoro sommerso, al caporalato e per la tutela della sicurezza nella filiera degli appalti.

A cominciare dalle maggiori risorse messe a disposizione dall’Inail per il 2024 per finanziare la formazione e la prevenzione e sostenere le aziende virtuose, pari a 1,5 miliardi di euro (il doppio rispetto al 2023).

A seguito dell’ingresso in organico presso l’Ispettorato del Lavoro di 850 ispettori tecnici nel 2023 inoltre, le ispezioni nei luoghi di lavoro nel corso del 2024 saliranno da 70 a 100mila.

Più semplicemente, la norma intende semplificare il quadro normativo abrogando norme pressoché identiche in materia di tessere di riconoscimento (commi 3, 4 e 5 dell’articolo 36-bis del decreto-legge n. 223 del 2006 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 248 del 2006).

Identico obbligo è infatti già previsto dall’articolo 26, comma 8, del decreto legislativo n. 81 del 2008, secondo il quale “nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall’impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro”.

Il confronto con le parti sociali, ancora in corso ha come obiettivo il raggiungimento di un accordo relativo ad una migliore valutazione del rischio e la conseguente individuazione delle ore di formazione da svolgere sulle specifiche attività.

Maria Pia Iurlaro




Pensioni piu alte da marzo 2024

Come noto l’articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216, in attuazione dell’articolo 5, comma 1, lettera a), della legge 9 agosto 2023, n. 111, recante “Delega al Governo per la riforma fiscale”, ha rivisto le aliquote Irpef per il solo periodo di imposta 2024.

I nuovi scaglioni sono i seguenti: 23 per cento per i redditi fino a 28.000 euro; 35 per cento per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro; 43 per cento per i redditi che superano 50.000 euro.

E’ stata, inoltre, innalzata (sempre per il solo 2024) da 1.880 euro a 1.955 euro la detrazione prevista dall’articolo 13, comma 1, lettera a), primo periodo, del TUIR, fino a 15.000 euro di reddito complessivo per i titolari di redditi di lavoro dipendente (esclusi i redditi di pensione) e di taluni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.

Adeguamento da marzo Ebbene l’Inps spiega che in qualità di sostituto d’imposta provvederà ad applicare la nuova tassazione a partire dalla mensilità di marzo 2024 sulle pensioni e sulle prestazioni di accompagnamento alla pensione e a riconoscere le differenze relative alle mensilità di gennaio 2024 e febbraio 2024.

Per dare evidenza dell’applicazione del nuovo sistema di scaglioni e delle aliquote IRPEF per l’anno 2024, l’Inps evidenzierà sul prossimo cedolino di marzo 2024, la seguente annotazione: “Da questa mensilità la tassazione viene applicata sulla base degli scaglioni IRPEF del d.lgs.

L’adeguamento ha effetto anche sugli assegni straordinari del credito ordinario e cooperativo il cui importo, come noto, è costituito dalla differenza tra l’importo lordo e le ritenute IRPEF determinate secondo le norme comuni e senza l’applicazione delle detrazioni e/o deduzioni di imposta.

«trattamento integrativo» (cioè la somma di 1.200€ annui per i contribuenti con redditi annui non superiori a 15.000€) spetti a condizione che l’imposta lorda determinata sui redditi di lavoro dipendente e assimilati sia superiore all’ammontare della detrazione per tipo di reddito di cui all’articolo 13, comma 1, lettera a), del TUIR, quest’ultima diminuita dell’importo di 75 euro rapportato al periodo.

Maria Pia Iurlaro




Raggiungimento dell’età pensionabile e Naspi/Dis-Coll

L’Inps chiarisce che il raggiungimento del 67° anno di età non impedisce l’erogazione della Naspi e/o della Dis-Coll se non è stato contestualmente maturato un diritto a pensione.
L’iscrizione al Centro per l’Impiego non è subordinata al mancato raggiungimento dell’età pensionabile.
Il limite anagrafico di 67 anni previsto dal Dpr 333/2000 riguarda solo l’iscrizione negli elenchi del collocamento mirato (disabili) e non anche per il Centro per l’Impiego.
I lavoratori che perdono involontariamente la propria occupazione a qualsiasi età devono sempre rilasciare la DID (dichiarazione di immediata disponibilità) per accedere alla Naspi e/o Dis-Coll.
Il raggiungimento dell’età di 67 anni con diritto a pensione di vecchiaia o anticipata comporta la decadenza dalla Naspi e/o dalla Dis-Coll.
Il requisito minimo per l’iscrizione al Centro per l’Impiego è di 16 anni.
Note:
La Naspi è l’indennità di disoccupazione che spetta ai lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro.
La Dis-Coll è l’indennità di disoccupazione che spetta ai lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro a causa di un contratto a tempo determinato non rinnovato.
La DID è la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro che i lavoratori devono rilasciare per accedere alla Naspi e/o Dis-Coll.

Maria Pia Iurlaro




Ape sociale 2024

 L’ape sociale, una prestazione che consente di andare in pensione anticipata a chi ha almeno 63 anni e 30 anni di contributi (o 36 se svolge attività gravose).

La legge di bilancio 2024 ha introdotto alcune novità riguardanti l’ape sociale, tra cui:

L’aumento dell’età anagrafica da 63 a 63 anni e 5 mesi per chi presenta domanda nel 2024.

L’incumulabilità della prestazione con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, salvo quelli da lavoro autonomo occasionale entro 5.000 euro annui.

La conferma dell’applicazione della prestazione alle categorie di lavoratori gravosi individuate dalla legge n. 234/2021, con requisiti contributivi agevolati.

Il testo cita anche la circolare n. 35/2024 dell’Inps che illustra le modalità operative per accedere all’ape sociale e i casi di cristallizzazione del diritto.

Si precisa che la comunicazione della ripresa di attività lavorativa o del superamento del limite reddituale deve avvenire entro 5 giorni dall’evento e che la nuova regola non si applica a chi ha ottenuto la certificazione entro il 31 dicembre 2023.

Maria Pia Iurlaro




NUOVO BONUS TRASPORTI IN ARRIVO

Il bonus trasporti, ossia il contributo di 60 euro che fino allo scorso anno spettava alle persone con un reddito personale non superiore a 20 mila euro, nel 2024 non è stato rinnovato.

Tuttavia, un nuovo bonus trasporti è in arrivo. Si tratterà di un contributo che spetta senza necessità di fare domanda, poiché sarà accreditato in automatico alle famiglie più bisognose.

Il nuovo bonus trasporti, infatti, sarà compreso all’interno della cosiddetta Carta dedicata a te per la quale, con la legge di Bilancio 2024, è arrivata la conferma anche per l’anno in corso.

In prima battuta la Carta Dedicata a te, introdotta nel 2023, poteva essere utilizzata solamente per determinati beni. Tuttavia, dopo l’aumento dei prezzi dei carburanti, il Governo intervenne con il decreto n. 131 del 2023 (il cosiddetto decreto Energia), con il quale, oltre a stanziare le risorse per un’ulteriore ricarica, ha anche esteso l’utilizzo della carta per l’acquisto di carburanti o appunto per gli abbonamenti ai mezzi pubblici di trasporto.

Ad averne diritto, in automatico, solo le famiglie con Isee inferiore a 15 mila euro, non beneficiarie di altri sostegni statali. Ad esempio, non sono state presi in considerazione, nel 2023, i nuclei familiari percettori di Reddito di cittadinanza come pure quelli in cui anche un solo componente risultava percettore di Naspi.

Non è detto che quanto successo lo scorso anno si ripeta con gli stessi termini nel 2024. Tuttavia, ci sono buone possibilità che tutto resti com’è: dall’importo ai criteri di assegnazione della Carta Dedicata a te con annesso bonus. Quel che è certo è che ci sarà una nuova procedura di assegnazione tenendo conto dei valori dellIsee 2024.  Attendiamo comunicazioni.

Durante A. M. Cristina




COME FUNZIONA IL CONCORSO PERSONALE ATA TERZA FASCIA

Come entrare in III fascia ATA? Bisogna superare l’apposito concorso che viene bandito ogni 3 anni per aggiornare le graduatorie. Dunque, per inserirsi in graduatoria o aggiornare la propria posizione occorre attendere il bando ATA III fascia 2024.

Il concorso ATA terza fascia è una selezione pubblica per soli titoli (non sono previste prove d’esame) che permette di entrare nella graduatoria del personale ATA terza fascia per lavorare come supplenti.

Rappresenta il primo passo per ottenere un impiego nelle scuole italiane svolgendo ruoli Ausiliari, Tecnici e Amministrativi in quanto possono accedere anche persone che non hanno mai lavorato nella scuola.

L’ultimo aggiornamento delle graduatorie è stato effettuato nel 2021 ed è valido per il triennio scolastico 2021-2022, 2022-2023 e 2023-2024. Il nuovo concorso servirà quindi per l’aggiornamento delle graduatorie di terza fascia del personale ATA valide per il triennio scolastico 2024-2025, 2025-2026 e 2026-2027.

Si tratta delle nuove graduatorie ATA terza fascia che sostituiranno quelle attualmente in vigore. Chi è già inserito in graduatoria dovrà comunque presentare domanda per l’aggiornamento della propria posizione, altrimenti sarà escluso dalla graduatoria

Tuttavia, data l’introduzione di nuovi profili ATA, e con il rinnovo del Contratto scuola, la procedura concorsuale potrebbe slittare al 2025

Si attendono chiarimenti da parte del Ministero.

Durante A. M. Cristina