Tetti e massimali degli ammortizzatori sociali aggiornati al 2024

L’INPS ha comunicato che, a partire dal 1° gennaio 2024, i tetti e i massimali degli ammortizzatori sociali sono stati aggiornati in base all’inflazione registrata nel 2023.

Cassa integrazione guadagni

L’importo massimo dell’integrazione salariale CIGO, CIGS, CISOA e AIS è stato portato da 1.321,53 euro a 1.391,89 euro al mese.

Disoccupazione indennizzata

Il massimale per il calcolo della Naspi, la disoccupazione involontaria, è stato portato da 1.321,53 euro a 1.550,42 euro al mese.

Dis-Coll e ALAS

Il massimale per il calcolo della Dis-Coll, l’assegno di disoccupazione per i collaboratori iscritti alla gestione separata dell’Inps, è stato portato da 1.321,53 euro a 1.550,42 euro al mese.

ISCRO

L’importo minimo dell’ISCRO, l’indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa, è stato portato da 200 euro a 250 euro al mese. L’importo massimo è rimasto invariato a 800 euro al mese.

Disoccupazione agricola

La disoccupazione agricola erogata nel 2024, con riferimento ai periodi di attività svolti nell’anno 2023, resta soggetta ai massimali CIG 2023, pari a 1.321,53 euro al mese.

Attività socialmente utili

L’assegno per i lavoratori impegnati in attività socialmente utili è stato portato da 662,33 euro a 691,89 euro al mese.

Fondo Credito

L’assegno di integrazione salariale erogato dal Fondo Credito è stato aggiornato in base alla retribuzione lorda mensile del beneficiario.

Fondo di Credito Cooperativo

I parametri per la determinazione dell’assegno emergenziale erogato dal Fondo di Credito Cooperativo sono leggermente differenti rispetto a quelli garantiti dal Fondo Credito.

Maria Pia Iurlaro




Aumento dei contributi previdenziali per professionisti, collaboratori e sportivi dilettanti

L’Inps ha comunicato che, a partire dal 1° gennaio 2024, i contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai professionisti, collaboratori e sportivi dilettanti iscritti alla Gestione Separata sono aumentati del 5,4%, in linea con l’inflazione registrata nel 2023.

Professionisti

Per i professionisti con partita IVA l’aliquota contributiva è pari al 26,07% del reddito annuo prodotto, in aumento di 210 euro rispetto al 2023.

Collaboratori

Per i collaboratori e figure assimilate l’aliquota contributiva complessiva è pari al 35,03%, in aumento di 319 euro rispetto al 2023. Di questa aliquota, l’1,31% è destinato al finanziamento della disoccupazione per i collaboratori (cd. Dis-Coll).

Sportivi dilettanti

Con l’entrata in vigore della riforma del lavoro sportivo dilettantistico, dal 1° luglio 2023 sono iscritti alla Gestione Separata i lavoratori sportivi, titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa o che svolgono prestazioni autonome. Per l’anno 2024 gli oneri contributivi sono ripartiti secondo la seguente tabella:

Categoria Aliquota contributiva
Atleti di alto livello 33,72%
Atleti professionisti 35,03%
Altri lavoratori sportivi 26,07%
Massimale e Minimale

Il massimale contributivo sale da 113.520 euro a 119.650 euro. Il minimale sale, invece, a 18.415 euro.

Maria Pia Iurlaro




Aumento contributi previdenziali ed assistenziali per i collaboratori domestici nel 2024

L’Inps ha pubblicato la Circolare n. 23/2024 con le nuove tabelle dei contributi previdenziali ed assistenziali per i collaboratori domestici.
I contributi sono calcolati in misura convenzionale, in base all’orario di lavoro.
Per i rapporti di lavoro a tempo determinato è previsto un contributo addizionale di finanziamento dell’Aspi.
I contributi sono versati trimestralmente entro i primi 10 giorni del trimestre successivo.
Alcune informazioni aggiuntive:

L’aliquota di contribuzione IVS è pari allo 17,4275% della retribuzione.
L’aliquota di contribuzione Aspi è pari al 3,23% della retribuzione per i datori soggetti al contributo CUAF e al 4,63% per i datori non soggetti al contributo CUAF.
L’aliquota di contribuzione Inail è pari al 0,76% della retribuzione.
L’aliquota di contribuzione per il TFR è pari al 1,2% della retribuzione.
Incentivi al posticipo del pensionamento

L’Inps ricorda che anche i lavoratori domestici in possesso dei requisiti per la pensione anticipata flessibile possono optare per la corresponsione in busta paga della quota di contribuzione IVS a loro carico. In tale ipotesi viene meno, per il datore di lavoro, ogni obbligo di versamento della quota di contribuzione a carico del lavoratore all’Inps.

Maria Pia Iurlaro




AVVISO IMPORTANTE PER I DOCENTI DI SOSTEGNO BLOCCATI DAL VINCOLO QUINQUENNALE

Il sindacato Confil comunica una importante novità per gli insegnanti di sostegno “bloccati” dal c.d. vincolo quinquennale. Nelle precedenti istanze di mobilità sono state numerose le ordinanze dei tribunali del lavoro ottenute dai legali della Confil che hanno riconosciuto gli anni del servizio pre-ruolo sul sostegno ai fini del calcolo del quinquennio, orientamento positivo confermato di recente e in maniera inequivocabile anche dalla Cassazione, con sentenza n. 32632 del 23 novembre 2023.
L’orientamento della giurisprudenza dunque ormai è più che chiaro.
Con la imminente mobilità per l’anno scolastico 2024-25, si profila quindi una grande occasione per i docenti di sostegno che , grazie ad un ricorso cautelare d’urgenza, potrebbero in pochi mesi raggiungere prima la soglia imposta e vedersi finalmente riconoscersi i propri diritti: il conteggio legittimo degli anni di servizio pre-ruolo e la possibilità di ottenere così il passaggio alla classe di concorso comune, senza rimanere vincolati all’obbligo dei cinque anni una volta assunti a tempo indeterminato.
Confil lancia una campagna di adesione per il riconoscimento di tale diritto e mette a disposizione i propri legali per un’azione in giudizio.
Per informazioni scrivere a avv.berloco.grazia@gmail.com

Durante A.M.Cristina




La Giornata della Memoria, un impegno per il futuro

In occasione della Giornata della Memoria, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha ricordato l’importanza di ricordare le vittime della Shoah e di contrastare ogni forma di discriminazione.
La Ministra ha sottolineato che il 27 gennaio è un giorno di riflessione per ciascuno di noi, per non dimenticare la fase più buia della storia del ‘900. Con l’esaurirsi delle testimonianze dirette, l’impegno di tutti a custodire e tramandare la memoria deve essere ancora più convinto, affinché le nuove generazioni conoscano e orrori simili non accadano mai più.
La Ministra Calderone ha poi affermato che tutti abbiamo il dovere di diventare testimoni del valore dell’inclusione in ogni ambito della vita, a partire dal lavoro. Come Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, sente forte la responsabilità di promuovere il contrasto a ogni tipo di discriminazione.
La Ministra ha concluso il suo intervento invitando tutti a riflettere su quanto accaduto durante la Shoah e a impegnarsi per costruire un futuro di pace e di inclusione.

Maria Pia Iurlaro




Operai agricoli: la disoccupazione agricola non viene intaccata

L’Inps ha chiarito che i periodi di fruizione dell’ammortizzatore sociale unico riconosciuto dal dl n. 63/2023 per fronteggiare gli eventi alluvionali della scorsa primavera nella regione Emilia Romagna non incidono ai fini della concessione della disoccupazione agricola. Infatti tali periodi sono equiparati, nei confronti dei lavoratori agricoli subordinati, a periodi normalmente lavorati e, pertanto, possono essere posti a fondamento sia del diritto che della misura della disoccupazione agricola per l’annualità 2023.

In particolare, l’equiparazione vale sia per l’accertamento del requisito contributivo per la fruizione della disoccupazione agricola (cioè 102 giornate di lavoro nel biennio costituito dall’anno di riferimento dell’indennità e da quello precedente) sia per la determinazione della misura.

A tal riguardo alle giornate di lavoro effettivo sono aggiunti i periodi di fruizione dell’ammortizzatore sociale unico sopra citati. Il predetto meccanismo opera finché la somma delle giornate di lavoro effettivo e ammortizzatore sociale non superi le 183 giornate. Oltre questo limite, infatti, il totale delle giornate di lavoro, sommato alle giornate già indennizzate ad altro titolo (ad esempio, per malattia, maternità o infortunio, cassa integrazione) e a quelle indennizzate a titolo di disoccupazione agricola, splafonerebbe il limite di capienza delle 365 giornate con riferimento al 2023 non garantendo alcuna ulteriore estensione del periodo indennizzabile a titolo di disoccupazione agricola.

L’importo dell’indennità di disoccupazione agricola spettante per il 2023 è pari al 40% per gli OTD e al 30% per gli OTI della retribuzione di riferimento, costituita dalla media ponderata tra la retribuzione riferita ai giorni di lavoro effettivo e quella percepita in relazione ai periodi di ammortizzatore sociale unico fruiti in conseguenza dell’emergenza alluvionale.

In sintesi, gli operai agricoli subordinati che hanno fruito dell’ammortizzatore sociale unico a seguito delle alluvioni in Emilia Romagna nel 2023 non perderanno il diritto alla disoccupazione agricola per l’annualità 2023. I periodi di fruizione dell’ammortizzatore unico saranno infatti equiparati a periodi di lavoro effettivo e, pertanto, saranno computati ai fini del requisito contributivo e della misura dell’indennità.

Maria Pia Iurlaro




Pensioni 2024: rivalutazione definitiva del 5,4

La rivalutazione delle pensioni per il 2024 è definitiva e pari al 5,4%, come stabilito dall’Istat. Pertanto, non ci saranno ulteriori conguagli nel corso dell’anno.

In base alla rivalutazione definitiva, il trattamento minimo di pensione nel FPLD è pari a 598,61 euro. Di conseguenza, il minimale giornaliero da assoggettare a contributi sale a 56,87 euro, lo stipendio minimo contributivo mensile a 1.478,62 euro, il minimo giornaliero delle retribuzioni convenzionali a 31,60 euro e il minimale orario per i lavoratori dipendenti in regime di part time a 8,53 euro.

L’accredito di una annualità ai fini pensionistici per i lavoratori dipendenti del settore privato richiede uno stipendio di 12.451 euro. Il massimale annuo per i nuovi assicurati dal 1° gennaio 1996 o per quelli che optano alla pensione contributiva è di 119.650 euro annui. Il contributo aggiuntivo dell’1% a carico del lavoratore ai sensi dell’art. 3-ter legge n. 438/1992 si applica, invece, sulla retribuzione eccedente i 55.008 euro. Infine, il tetto massimo complessivo della retribuzione per congedo straordinario per assistere un familiare con handicap è di 56.586 euro.

Maria Pia Iurlaro




ADI E SFL PER PROGETTI DI PUBBLICA UTILITA’

Il Ministero del Lavoro aggiorna le linee guida dei Progetti di Utilità Collettiva destinati ai beneficiari dell’Assegno di Inclusione (ADI) o del Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL). Le misure di contrasto alla povertà prevedono la partecipazione, derivante dal patto di inclusione sociale o dal patto di servizio personalizzato ai PUC, i progetti di pubblica utilità organizzati dai comuni. Sono i singoli comuni e le singole amministrazioni pubbliche ad attivare i PUC che possono spaziare in diversi ambiti, da quello ambientale a quello artistico, sociale, formativo e tutela dei beni. Una volta approvati i PUC, essi sono resi disponibili nella piattaforma GEPI, nell’ambito del Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, agli operatori sociali, ai CPI e ai beneficiari dell’ADI e del SFL. Il meccanismo è pensato per agevolare l’abbinamento dei beneficiari ai PUC. Lo svolgimento delle attività previste nell’ambito dei PUC non è assimilabile ad una prestazione di lavoro subordinato o parasubordinato e non comporta comunque l’instaurazione di un rapporto di pubblico impiego con le amministrazioni pubbliche.

La partecipazione ai Puc è obbligatoria se prevista nel Patto di Inclusione (fruitori dell’ADI) o nel Patto di Servizio Personalizzato (beneficiari di SFL). 

Durante A.M.Cristina




Certificato internazionale di alfabetizzazione digitale, precisazioni nel nuovo CCNL Scuola

La nuova Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione digitale è tra i requisiti di accesso obbligatoria per tutti coloro che vogliono diventare Ata. Cosa già nota ma vi è una precisazione nel nuovo contratto scuola. L’obbligatorietà del conseguimento del titolo riguarda sia coloro che sono già inseriti in graduatoria che coloro che in graduatoria non sono ancora presenti.

 Il testo del Contratto presenta la seguente dichiarazione:

 (…)“Si precisa che per certificazione internazionale di alfabetizzazione informatica deve intendersi la certificazione rilasciata da un ente accreditato presso l’ente d’accreditamento nazionale che attesta la competenza e l’indipendenza degli organismi di certificazione e la conformità delle certificazioni ai framework europei. Tale certificazione deve essere registrata presso il medesimo ente di accreditamento, essere in corso di validità all’atto dell’iscrizione in graduatoria, attestare il superamento di un test finale relativo all’acquisizione delle competenze informatiche richieste, tra le quali: conoscenza dei sistemi operativi, di word processor, di fogli elettronici, digestione della posta elettronica

Durante A.M. Cristina




SICUREZZA SUL LAVORO, FONDAMENTALE AL PUNTO CHE DIVENTI UN TEMA UNIVERSALE

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, è intervenuta nell’audizione al Senato che, si è svolta presso la Commissione Parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati, e non solo. Tra le varie argomentazioni è stata affrontata l’importanza e la valenza nel rendere sempre più centrale, il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che possa rappresentare una questione universale, un tema universale, e che raggiunga l’attenzione di tutti i soggetti della società. Una tematica che dev’essere affrontata nella sua totalità, che non sia quindi confinata e ristretta in ambiti circoscritti per settori specifici.
Indispensabile dunque l’elemento di universalità e completezza d’informazione e formazione  che si ricongiunge ad un ulteriore elemento dell’intervento della Ministra Calderone, riguardante l’investimento e la promozione di una “cultura della sicurezza”, atta ad evitare o almeno diminuire l’infortuni anche nelle scuole. In tal senso, è doveroso ricordare le grandi “battaglie “della CONFIL circa l’infortunistica scuola.

Durante a.m. cristina