Mentre il dibattito sullo Ius Scholae continua ad animare la scena, il Ministro Valditara ribadisce che questa misura non affronta il nodo centrale dell’integrazione: la conoscenza della lingua e della cultura italiana.
“Una vera inclusione passa dalla conoscenza della lingua italiana”, afferma con convinzione il ministro. Valditara parla di novità, piani di potenziamento dell’apprendimento della lingua italiana; corsi pomeridiani extracurricolari modulati in base al livello di conoscenza degli studenti e la formazione di personale specializzato nell’insegnamento dell’italiano come lingua seconda.
Ma non basta conoscere la lingua, sottolinea Valditara. Per una reale integrazione è fondamentale anche conoscere la storia, i valori e l’identità del Paese che si sceglie come nuova casa, ribadendo l’importanza di trasmettere un senso di appartenenza alla “comunità nazionale straniera”.
L’obiettivo, dunque, non è solo quello di fornire agli studenti stranieri gli strumenti linguistici per comunicare, ma anche di accompagnarli in un percorso di conoscenza e di condivisione dei valori fondanti della società italiana. Un approccio che, nelle intenzioni del Ministro, dovrebbe favorire una reale integrazione, basata non solo sulla convivenza, ma anche sulla conoscenza e sul rispetto reciproco.
DURANTE A.M. CRISTINA